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ARCHETIPO NEI PROGETTI BIM
Anche il 2024 ci ha visti impegnati nel costante avanzamento nelle procedure BIM per lo sviluppo dei nostri interventi.
Come sappiamo, l’Italia, con il nuovo Codice degli Appalti, si è posta come obiettivo il sempre maggior utilizzo del BIM nelle grandi opere nell’edilizia e nelle infrastrutture.
Ma non solo nelle grandi opere: l’attività di condivisione di informazioni favorisce la cooperazione di tutte le figure coinvolte nell’intero ciclo di vita di un’opera (LCA), a prescindere dalle dimensioni dell’opera stessa.
Il BIM, Building Information Modeling, è una nuova tecnologia, una nuova metodologia di lavoro basata sull’impiego di modelli 3D integrati con dati fisici, prestazionali e funzionali. I dati contenuti nel modello sono molteplici e definiscono tutte le informazioni riguardanti gli specifici componenti di una costruzione.
Il modello che ne consegue, che si estende a tutto il processo edilizio, includendo pianificazione, progettazione, costruzione e gestione dell’opera, è un modello informativo, disciplinare e condiviso in ogni fase della progettazione, da quella architettonica a quella esecutiva e gestionale; contiene informazioni utili, che riguardano ad esempio: la localizzazione geografica dei componenti, la geometria dell’edificio, le proprietà dei materiali, dei componenti e/o sistemi e degli elementi tecnici, le caratteristiche termiche, le prestazioni energetiche, gli impianti, le fasi di realizzazione, le operazioni di manutenzione fino allo smaltimento di fine ciclo.
Come sappiamo, l’Italia, con il nuovo Codice degli Appalti, si è posta come obiettivo il sempre maggior utilizzo del BIM nelle grandi opere nell’edilizia e nelle infrastrutture.
Ma non solo nelle grandi opere: l’attività di condivisione di informazioni favorisce la cooperazione di tutte le figure coinvolte nell’intero ciclo di vita di un’opera (LCA), a prescindere dalle dimensioni dell’opera stessa.
Il BIM, Building Information Modeling, è una nuova tecnologia, una nuova metodologia di lavoro basata sull’impiego di modelli 3D integrati con dati fisici, prestazionali e funzionali. I dati contenuti nel modello sono molteplici e definiscono tutte le informazioni riguardanti gli specifici componenti di una costruzione.
Il modello che ne consegue, che si estende a tutto il processo edilizio, includendo pianificazione, progettazione, costruzione e gestione dell’opera, è un modello informativo, disciplinare e condiviso in ogni fase della progettazione, da quella architettonica a quella esecutiva e gestionale; contiene informazioni utili, che riguardano ad esempio: la localizzazione geografica dei componenti, la geometria dell’edificio, le proprietà dei materiali, dei componenti e/o sistemi e degli elementi tecnici, le caratteristiche termiche, le prestazioni energetiche, gli impianti, le fasi di realizzazione, le operazioni di manutenzione fino allo smaltimento di fine ciclo.
Il BIM ha portato una trasformazione digitale nel settore delle costruzioni. La tecnologia impiegata, infatti, modifica notevolmente la gestione del progetto, permettendo di attuare un maggior controllo del processo di costruzione, facilita la collaborazione interdisciplinare e la comunicazione tra le parti coinvolte; permette una più accurata gestione del rischio, permettendo di prendere decisioni migliori ma soprattutto in anticipo, permettendo, non da ultimo, la riduzione dei costi per i progetti AEC (Architecture Engineering Construction).
La tridimensionalità del modello, oltre alla complessità di dati, restituisce un risultato finale di grande impatto. È possibile, infatti, rendersi conto istantaneamente delle scelte progettuali effettuate. Tramite l’utilizzo di visori, inoltre, si può guardare il modello muovendosi all’interno e rendendosi conto sia delle scelte estetiche che della complessità della progettazione concretizzata.
La differenza pratica e sostanziale tra la gestione della progettazione tradizionale (lineare) e quella BIM (circolare) è ben rappresentata dal coinvolgimento delle parti, quali committente, progettisti architettonici, strutturali e impiantisti, fin dai primi momenti: la novità e il vantaggio del BIM stanno proprio nel dialogo tra le diverse squadre di progettazione e costruzione. Le informazioni inserite rimangono legate al progetto dalla fase antecedente alla costruzione fisica dell’edificio per tutta la sua durata.
Durante lo sviluppo dei nostri progetti, abbracciando il BIM, abbiamo potuto avvantaggiarci di una maggior velocità di verifica delle informazioni necessarie per proseguire allo step successivo, oltre alla velocitò negli eventuali cambiamenti richiesti in corso d’opera, gestendo una corretta pianificazione di tempi e costi di costruzione; abbiamo anche potuto offrire una maggior trasparenza nelle informazioni, fatto gradito quando non necessario, come ad esempio per la Committenza pubblica: infatti con il BIM tutte le informazioni richieste sono presenti nel modello e pertanto accessibili a tutti.
Grazie anche alle procedure BIM, adottate con sempre maggior impegno, Archetipo nel corso del 2024 ha potuto estendere la propria attività alla realizzazione degli impianti elettrici, andando a riscontrare all’interno della propria organizzazione il miglioramento sia dell’interoperabilità nelle fasi progettuali sia della comunicazione nella fase esecutiva.
Da anni fermamente convinti e sostenitori dello sviluppo tecnico dei metodi progettuali ed esecutivi nell’edilizia, Archetipo vede con soddisfazione la conclusione del 2024 e con ottimismo l’inizio del 2025, in una continua e migliorativa evoluzione della nostra organizzazione.
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