Blog
L’architettura bioclimatica di Archetipo
Archetipo da anni si impegna per perseguire in ogni suo progetto, il miglioramento del comfort abitativo e del benessere percepibile nel vivere quotidiano.
Cerchiamo così, nella progettazione, di adottare soluzioni che forniscano un contributo energetico di tipo passivo. Ad esempio investendo sull’utilizzo di impianti termici basati su fonti di energia rinnovabile ad alto rendimento come pannelli fotovoltaici, pompe di calore, ventilazione meccanica controllata dell’aria con recupero di calore, o all’utilizzo di pompe geotermiche per trasformare il calore del sottosuolo in energia, o ancora l’utilizzo di vasche di laminazione per la raccolta di acqua da utilizzare per l’irrigazione dei giardini.
Nella progettazione bioclimatica, tra i vari punti da tenere in considerazione, vi è, prima di tutto, la disposizione dell’edificio nel contesto e la distribuzione degli alloggi che in esso si creano.
Cerchiamo così, nella progettazione, di adottare soluzioni che forniscano un contributo energetico di tipo passivo. Ad esempio investendo sull’utilizzo di impianti termici basati su fonti di energia rinnovabile ad alto rendimento come pannelli fotovoltaici, pompe di calore, ventilazione meccanica controllata dell’aria con recupero di calore, o all’utilizzo di pompe geotermiche per trasformare il calore del sottosuolo in energia, o ancora l’utilizzo di vasche di laminazione per la raccolta di acqua da utilizzare per l’irrigazione dei giardini.
Nella progettazione bioclimatica, tra i vari punti da tenere in considerazione, vi è, prima di tutto, la disposizione dell’edificio nel contesto e la distribuzione degli alloggi che in esso si creano.
C i proponiamo, quindi, di prestare attenzione che gli edifici abbiano una giusta distanza tra quelli circostanti e che non si facciano ombra l’uno con l’altro; che siano disposti nel lotto in maniera tale da garantire la miglior esposizione possibile degli appartamenti e dei locali. Ogni edificio è studiato per poter usufruire del massimo irraggiamento solare per le zone giorno, che essendo più vissute e utilizzate, richiedono più riscaldamento. Per questo vengono disposte a sud. Si collocano invece a nord i connettivi verticali e le zone notte. Questa scelta è motivata dal desiderio di beneficiare del poco irraggiamento in queste aree, al fine di aumentare la qualità del riposo. La bassa temperatura indotta favorisce il corpo nel raggiungere uno stato di riposo e addormentamento, contribuendo al naturale processo di raffreddamento che prepara alle ore di sonno.
Albiate – studio di inserimento urbanistico
Correzzana “Res. S. Eufemia” – esempio di orientamento ideale nel lotto con zone giorno esposte a sud
Nella fase di progettazione, ove possiamo, non tralasciamo il doppio affaccio dell’appartamento. La maggior temperatura che potrebbe essere percepita in un ambiente esposto a sud è contrastata da quella più fresca derivante da una stanza esposta a nord. Senza considerare il beneficio del riscontro e ricambio di aria naturale: in alcune palazzine è stato possibile garantire l’affaccio su tre lati, nord-est-sud e nord-ovest-sud, garantendo il massimo dell’irraggiamento e del ricambio d’aria.
L’utilizzo di schermature verticali, come i frangisole, od orizzontali nella forma di portici, terrazzi o spazi coperti, contribuiscono a gestire il passaggio o la schermatura solare, garantendo l’ombreggiamento estivo dei locali ed il conseguente raffrescamento degli ambienti nelle ore più calde, e permettendo il passaggio dei raggi solari nel periodo invernale, quando questi sono più bassi sull’orizzonte, massimizzando il guadagno termico.
Un altro elemento fondamentale è la forma dell’edificio: più è compatta, più è basso il rapporto tra superficie disperdente e volume dell’edificio, maggiore è la limitazione di dispersione termica dell’edificio stesso.
Il colore dell’edificio influenza, anch’esso, il guadagno solare. Un colore scuro, esposto a sud, potrebbe aumentare notevolmente la temperatura della parete colpita dai raggi solari, in quanto i colori scuri assorbono maggior radiazione solare, aumentando così la temperatura del corpo stesso e surriscaldando l’intorno.
L’utilizzo di schermature verticali, come i frangisole, od orizzontali nella forma di portici, terrazzi o spazi coperti, contribuiscono a gestire il passaggio o la schermatura solare, garantendo l’ombreggiamento estivo dei locali ed il conseguente raffrescamento degli ambienti nelle ore più calde, e permettendo il passaggio dei raggi solari nel periodo invernale, quando questi sono più bassi sull’orizzonte, massimizzando il guadagno termico.
Un altro elemento fondamentale è la forma dell’edificio: più è compatta, più è basso il rapporto tra superficie disperdente e volume dell’edificio, maggiore è la limitazione di dispersione termica dell’edificio stesso.
Il colore dell’edificio influenza, anch’esso, il guadagno solare. Un colore scuro, esposto a sud, potrebbe aumentare notevolmente la temperatura della parete colpita dai raggi solari, in quanto i colori scuri assorbono maggior radiazione solare, aumentando così la temperatura del corpo stesso e surriscaldando l’intorno.
Biassono “Res. Green Living” – esempio di schermature verticali e colori chiari dei rivestimenti facciate esposte al sole
Correzzana “Res. S. Eufemia” – esempio di terrazzi profondi per le facciate esposte a sud
Altrettanto determinante è la tipologia adottata per la copertura: Nei nostri progetti adottiamo la soluzione “cool roof”, conforme ai parametri della normativa NZEB.
Il “cool roof” è un sistema di raffrescamento passivo. Questa tipologia di coperture, infatti, permette di riflettere le radiazioni solari, basandosi sull’utilizzo di materiali ad alta riflettanza solare e ad alta emittanza termica.
Una copertura fresca implica una diminuzione di calore trasmesso alle abitazioni sottostanti, aumentando così comfort interno e diminuendo i costi di climatizzazione estiva.
Il “cool roof” è un sistema di raffrescamento passivo. Questa tipologia di coperture, infatti, permette di riflettere le radiazioni solari, basandosi sull’utilizzo di materiali ad alta riflettanza solare e ad alta emittanza termica.
Una copertura fresca implica una diminuzione di calore trasmesso alle abitazioni sottostanti, aumentando così comfort interno e diminuendo i costi di climatizzazione estiva.
Biassono “Res. Le Volte” – esempio di “cool roof” e posa dei pannelli fotovoltaici
Ulteriore elemento importante è la scelta dell’involucro edilizio. I materiali con caratteristiche tipologiche ad alta prestazione energetica garantiscono elevati livelli di comfort sia acustico che di benessere. La massa dell’involucro deve essere tale da garantire il giusto accumulo e/o rilascio di calore, in modo da limitare l’utilizzo degli impianti di riscaldamento e raffrescamento.
Per finire, un elemento nuovo e affascinante, che Archetipo sostiene e promuove ormai da anni, è costituito della vegetazione, quale elemento riscoperto per regolamentare gli sbalzi termici e per il benessere psico-visivo dei fruitori.
Le facciate verdi possono essere considerate il simbolo della sostenibilità ambientale, per la produzione di ossigeno ed assorbimento di anidride carbonica, ma anche perché la schermatura solare generata crea un abbassamento delle temperature sia nelle aree circostanti, sia negli ambienti retrostanti.
Le facciate verdi possono essere considerate il simbolo della sostenibilità ambientale, per la produzione di ossigeno ed assorbimento di anidride carbonica, ma anche perché la schermatura solare generata crea un abbassamento delle temperature sia nelle aree circostanti, sia negli ambienti retrostanti.
Biassono “Res. Garden House” – esempio di architettura ove il verde è protagonista
Condividi